Via libera dall’Asp di Trapani al contratto integrativo 2017/ 2019 per circa duemila lavoratori tra infermieri e personale sanitario. La firma c’è stata ieri, ed è seguita da posizioni discordanti tra i sindacati. Un plauso, infatti, giunge dalla Uil Fpl, mentre molto critico è il Nursind, a cui replica il commissario straordinario Giovanni Bavetta (nella foto).
Secondo il segretario generale della Uil Fpl di Trapani Giorgio Macaddino «l’importante risultato è stato conseguito dopo un serrato ma proficuo confronto con la parte pubblica guidata dal dottore Bavetta che ha portato alla definizione del contratto decentrato integrativo che permetterà a circa 2 mila lavoratori di usufruire di vari incentivi economici».
Macaddino si sofferma poi sull’approvazione della pianta organica da parte dell’Asp trapanese «grazie alla quale si potrà dare corso, dopo i dovuti ulteriori passaggi amministrativi, alle tanto attese nuove assunzioni. Puntuale in questo senso l’impegno assunto dall’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, che con una nota appropriata ha dato il via libera al budget economico da destinare già nel 2017 alle nuove assunzioni».
Molto polemica, invece, la posizione del Nursind: «Calano le risorse destinate agli infermieri e al personale sanitario e diminuiscono le somme destinate al fondo produttività. Esprimiamo il nostro dissenso e riteniamo che le modalità di approvazione siano viziate da illegittimità”, affermano il segretario territoriale di Nursind di Trapani, Salvatore Calamia e quello aziendale Francesco Frittitta, commentando la contrattazione integrativa dell’Asp.
A margine dell’incontro che si è tenuto martedì scorso, il sindacato delle professioni infermieristiche ha espresso «il proprio dissenso a tale contrattazione poiché ancora una volta diminuiscono le risorse destinate agli infermieri e al personale sanitario. Ancora una volta diminuiscono le risorse del fondo produttività per finanziare progetti non specifici. Ancora una volta si è approvata una contrattazione integrativa peggiorativa rispetto alla precedente. La rappresentanza sindacale unitaria- proseguono i rappresentanti del Nursind- non avuto il tempo e il modo di valutare le proposte dell’azienda sanitaria provinciale per cui riteniamo che ci sia una illegittimità dell’approvazione di tale contrattazione».
Dura la replica di Giovanni Bavetta, commissario straordinario dell’Asp: «Quanto sostiene il Nursind non è veritiero, non è stata effettuata nessuna illegittimità, perché le rideterminazione dei fondi è conseguenziale a ben precise disposizioni di legge e direttive assessoriali. Prima di accusare qualcuno di compiere atti illegittimi io starei bene attento, per evitare che possa poi incorrere in una querela».