ASP e Ospedali

La nota al dg Candela

Asp di Palermo, sindacati all’attacco: «Servono infermieri e medici ed invece si assumono dirigenti amministrativi»

La nota unitaria di Cgil, Cisl ed Uil al direttore generale Candela.

Tempo di lettura: 2 minuti

PALERMO. «Mancano gli infermieri, alcuni reparti chiudono. E l’Asp di Palermo assume invece dirigenti amministrativi». È l’atto di accusa lanciato da Cgil, Cisl ed Uil con una nota unitaria inviata dal direttore generale Antonio Candela (nella foto), nella quale scrivono: “Serve l’esercito e non certo i generali”.

I sindacati lamentano “scarsa attenzione ai temi posti più volte” e fanno sapere che “dopo diverse richieste un incontro è stato fissato per il 6 luglio”.

Clicca qui per leggere la replica dell’Asp di Palermo.

Secondo Cgil, Cisl ed Uil al centro dell’emergenza estiva ci sono, soprattutto, l’Ingrassia e l’ospedale di Corleone.

«All’Ingrassia sono stati accorpati alcuni reparti, medicina con chirurgia e geriatria con ortopedia, determinando la riduzione di posti letto, commistione tra ammalati (pazienti operati accanto a pazienti con polmonite) e diverse difficoltà organizzative. All’ospedale di Corleone al reparto di pediatria ci sono operatori che effettuano turni di 12 ore consecutive, dalle 8 alle 20, con le ferie estive decurtate da 10 a 15 giorni».

«Appare paradossale e provocatorio che l’azienda stia definendo la graduatoria di dirigenti amministrativi per il conferimento d’incarichi a tempo determinato, mentre taluni reparti chiudono o sono accorpati o attivano turni anche di dodici ore consecutive per singolo operatore, per la grave mancanza di personale sanitario- dichiarano Mario Scialabba, Gaetano Mazzola e Giuseppe Amato, di Funzione Pubblica Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl- Per gli infermieri esistono posti vacanti che, come previsto dalle norme e dalle direttive assessoriali, possono essere ricoperti con incarichi a tempo determinato, in attesa della copertura a tempo indeterminato. Vale la pena ricordare che il compito fondamentale e prioritario dell’azienda è di garantire una adeguata e qualificata assistenza sanitaria ai cittadini».

Cgil, Cisl e Uil stigmatizzano inoltre ritardi nel pagamento del saldo 2015 e 2016 della produttività, il mancato aumento a 7 euro dei buoni pasto, il ritardo nella definizione dell’accordo e nella rideterminazione dei fondi contrattuali per il riconoscimento del passaggio di fascia al personale del comparto.

«A proposito del pagamento del salario accessorio ai dipendenti nei diversi presidi avvengono difformità nell’applicazione dei regolamenti aziendali e nel trattamento riservato agli operatori turnisti- aggiungono i sindacati- Per il personale contrattista prendiamo atto che, finalmente, dopo tanti mesi, si procederà alla stabilizzazione per i pochi posti vacanti in pianta organica dando, però, risposte a un numero molto limitato di operatori».

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