ASP e Ospedali

L'appello

Asp di Palermo, il Csa-Cisal: «Siano tutelati i 53 contrattisti programmatori»

Il sindacato interviene sul caso sollevato dai precari che chiedono la stabilizzazione. L'Asp ha difeso la propria decisione di bandire un concorso.

Tempo di lettura: 2 minuti

«L’Asp di Palermo ha indetto un concorso per assumere 53 programmatori a tempo indeterminato, ‘dimenticando’ però di averne già reclutati altrettanti nel 2020 che da oltre due anni lavorano nella Pubblica amministrazione a seguito non di click day, ma di procedura di selezione pubblicata in Gazzetta. Chiediamo ai vertici dell’Asp e alla politica di non gettare alle ortiche queste professionalità che l’ente ha già formato e che hanno garantito, in piena pandemia, i servizi alla cittadinanza».

Lo dice Giuseppe Badagliacca (nella foto) del sindacato Csa-Cisal, intervenendo sul caso sollevato da una nota dei programmatori e rispetto al quale l’Asp di Palermo, contattata da Insanitas, ha replicato (CLICCA QUI).

«Dal 14 al 17 febbraio si terrà a Caltanissetta la prova scritta del concorso dell’Asp di Palermo con oltre 2 mila candidati- continua Badagliacca- ma i posti vacanti in pianta organica, dal 2020 e fino all’aprile di quest’anno, sono stati e sono coperti da personale a tempo determinato che dal primo maggio, festa dei lavoratori, potrebbe ritrovarsi paradossalmente disoccupato. Si tratta di dipendenti che sono stati indispensabili non solo nella gestione dell’emergenza Covid, ma anche per le ordinarie attività dell’Asp e di cui adesso le istituzioni non possono dimenticarsi, specie se a Roma verrà approvata la stabilizzazione di chi ha almeno 18 mesi di esperienza. È necessario avviare un percorso che tuteli questi lavoratori, a beneficio anzitutto dei siciliani».

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