PALERMO. In stato di agitazione il personale dell’Asp di Palermo. Lo ha deciso l’assemblea riunita da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in via La Loggia. Ai voti è passato lo stato di mobilitazione, che continuerà con iniziative territoriali, sino ad arrivare, se non si otterranno risposte, allo sciopero del personale del comparto, che raggruppa infermieri, amministrativi, operatori sociosanitari e assistenti sociali.
Da parte dell’Asp la replica è arrivata con una lettera inviata ai sindacati e per conoscenza all’assessore Baldo Gucciardi, firmata dal direttore generale Antonio Candela, dal direttore sanitario Giovanna Volo e dal direttore amministrativo Salvatore Strano, nella quale alla fine si sottolinea che i sindacati sono già stati convocati per il 23 febbraio per affrontare i suddetti argomenti.
«L’assemblea ha preso atto che la situazione è al collasso. Sono arrivate tante lamentele, il disagio è ormai in tutti i servizi, la gente non ce la fa più, perché gli adempimenti crescono e gli operatori diminuiscono. Oggi è arrivata ai sindacati una lettera da parte della direzione, che dà risposte solo formali ai gravi problemi messi da noi a fuoco», dichiarano Mario Scialabba (Fp Cgil Palermo), Gaetano Mazzola (Cisl Fp Palermo) e Giuseppe Amato (Uil Fpl Palermo).
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Il primo sit-in sarà organizzato nei prossimi giorni presso l’ospedale di Partinico «dove l’azienda ha in programma, dal 15 febbraio, la chiusura del reparto SPDC di diagnosi e cura di psichiatria. Coinvolgeremo lavoratori, cittadini e l’amministrazione per scongiurare la chiusura del reparto».
Un’altra manifestazione sarà organizzata per l’Ingrassia, secondo i sindacati «in difficoltà per l’assistenza infermieristica nei reparti di Medicina e Geriatria. Le piante organiche nuove sono inadeguate, redatte con criteri volti solo al contenimento dei costi».
Tra i problema evidenziati quello, riscontrato da decine di operatori sia medici che paramedici, relativo alle anomalie nelle retribuzioni dei dipendenti. «Il servizio è esternalizzato- aggiungono Scialabba, Mazzola e Amato- Il problema è insorto da quando ad agosto la Rti Dedalus, vincitrice della gara d’appalto, è subentrata alla Kibernetes. Il travaso dei dati ha causato errori nella gestione delle buste paga del personale, c’è chi ha rimasto senza stipendio e ha ricevuto degli acconti. Di fronte alle nostre contestazioni, l’azienda ha risposto dicendo che si tratta di anomalie fisiologiche nel passaggio da una ditta all’altra».
A Villa della Ginestra è partita la convenzione con l’istituto Bonino Pulejo di Messina per la riabilitazione neurologica: «Anche qui è mancato il confronto- sostengono i sindacati- Avevamo chiesto notizie della convenzione, in ordine a competenze, attrezzature e organizzazione del lavoro, e non le abbiamo mai avute».
Il confronto del comparto con l’Asp sarà il 23 febbraio alle 15. Nella stessa serata, alle 17,30, ci sarà l’incontro per l’area della dirigenza. «Una data molto lontana, è emblematico di una volontà che non è quella di aprire sul serio al dialogo- dichiarano Scialabba, Mazzola ed Amato- Abbiamo parecchi punti all’ordine del giorno. Il tempo è limitato per affrontarli tutti. Non siamo rassicurati né dalla convocazione né dalle risposte arrivate oggi. Per questo la nostra mobilitazione continua».
Candela risponde punto per punto
A stretto giro di posta giunge la replica del direttore generale Antonio Candela che risponde, punto per punto, al comunicato sindacale: “In primo luogo corre l’obbligo di precisare che non è in programma nessuna chiusura del reparto SPDC di Partinico. Si tratta semplicemente di una sospensione dei ricoveri per tre mesi. Sospensione per altro dovuta a lavori di ristrutturazione e riqualificazione del reparto che si attendevano da oltre 40 anni.”
Quanto alla carenza del personale Candela ribadisce come la situazione sia legata al ben noto blocco delle assunzioni a tempo indeterminato che, di fatto, costituisce un impedimento per la risoluzione definitiva del problema segnalato, anche se in parte mitigato dall’ASP 6 con il ricorso, ove possibile, alle assunzioni a tempo determinato. “A tal fine sono – ricorda Candela – in corso le procedure per la stabilizzazione dei contrattisti nei limiti dei posti previsti in pianta organica.”
Sull’aumento dei buoni pasto a 7 euro la direzione generale rappresenta come sia stato corretto prevedere che nel corso del 2016 non ci sarebbero state risorse sufficienti a garantire l’aumento. Si è evitato così di produrre un disavanzo di amministrazione per l’ASP 6.
Quanto ai premi di produttività il direttore generale afferma “sono in fase di pagamento quelli per la fascia alta mentre l’Organismo Indipendente di Valutazione sta provvedendo alle valutazioni delle performance 2015/2016. Va comunque rilevato che per l’anno 2015 sono stati erogati 3 acconti e 2 per il 2016.”
Sull’altra questione sollevata dai sindacati, quella relativa ai contratti del personale dipendente della medicina penitenziaria, il d.g. informa che sono già stati regolarmente sottoscritti tutti i contratti.
Quanto alla convenzione con il Bonino Pulejo Candela precisa che l’accordo vede coinvolte diverse strutture aziendali facenti capo all’ASP 6. Ciascuna di esse sta ponendo in essere i relativi atti di propria competenza per porre a regime l’accordo con l’IRCCS messinese. Il personale in servizio sarà quindi ulteriormente qualificato e, per tutte le esigenze assistenziali il Bonino Pulejo sta provvedendo al reclutamento delle figure professionali necessarie.
Candela risponde poi sulle problematiche sollevate in merito all’assistenza infermieristica delle UU.OO di Medicina e Geriatria dell’Ospedale Ingrassia, alla nomina dei dirigenti ed alla ridefinizione delle posizioni organizzative