ASP e Ospedali

La polemica

Asp di Palermo, botta e risposta tra Fials e direzione aziendale

Il sindacato: «Gravi criticità nella gestione aziendale e nel rapporto con i sindacati». La replica: «Dichiarazioni false e tendenziose, ecco perchè...»

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PALERMO. «Gravi criticità nella gestione dell’Asp 6 di Palermo e nel rapporto con i sindacati». È quanto denuncia la Fials di Palermo che in una nota al governo regionale chiede l’intervento del presidente della Regione Renato Schifani e dell’assessore alla Salute Giovanna Volo «per garantire il rispetto delle norme in materia di personale e di rapporto con le organizzazioni sindacali».

Contattata da Insanitas, l’Asp di Palermo replica duramente: «La nota sottoscritta dalla FIALS non è riconducibile alla platea di tutti i sindacati e l’affermazione relativa alla sussistenza di “gravi criticità sulla gestione dell’Asp” risulta essere gravemente lesiva dell’immagine dell’Azienda, tanto più che nel comunicato la stessa e unica Organizzazione Sindacale- non i sindacati, ma solo la FIALS- rilascia dichiarazioni false e tendenziose» scrivono dalla direzione aziendale dell’Azienda sanitaria provinciale.

La nota della Fials di Palermo

Dal sindacato viene contestata ad esempio la scelta di attingere dalla graduatoria di un’altra Azienda sanitaria, l’Asp di Enna per l’assunzione di un dirigente delle Professioni sanitarie. Secondo la Fials «tale scelta penalizza gli assistenti sociali dell’Asp Palermo che di fatto non possono aspirare ad ottenere il ruolo dirigenziale, determinando così una disparità di trattamento tra gli operatori, in quanto per altri profili professionali, si è invece proceduto con appositi bandi di concorso».

Inoltre per quanto riguarda gli incarichi di funzione secondo il sindacato «il nuovo regolamento nega la possibilità di presentare istanza per altre Unità operative penalizzando i lavoratori nelle scelte. Infine tra le criticità c’è quella relativa alla mancata stabilizzazione dei precari per la quale l’assessorato stesso aveva chiesto il censimento del personale in servizio ma l’Asp non ha ancora informato le organizzazioni sindacali». A riguardo la Fials chiede di prorogare tutti i contratti in scadenza fino a fine anno.

«Sulla stabilizzazione- spiega Giuseppe Forte, commissario Fials- l’azienda ha assunto decisioni unilaterali senza comunicare il risultato del censimento, impedendo ai sindacati di dare un contributo sui procedimenti occupazionali. Abbiamo registrato ad esempio 44 posti di psicologi messi a concorso di cui solo una decina riservati a stabilizzazioni. Senza il censimento si brancola nel buio».

La replica dell’Asp di Palermo

«La nota sottoscritta dalla FIALS non è riconducibile alla platea di tutti i sindacati e l’affermazione relativa alla sussistenza di “gravi criticità sulla gestione dell’Asp” risulta essere gravemente lesiva dell’immagine dell’Azienda, tanto più che nel comunicato la stessa e unica Organizzazione Sindacale (non i sindacati, ma solo la FIALS) rilascia dichiarazioni false e tendenziose per le seguenti motivazioni» ribattono dall’Azienda sanitaria provinciale.

«In merito agli incarichi di funzione e all’applicazione degli istituti contrattuali in genere, l’Asp di Palermo ha intrattenuto tutti gli incontri sindacali propedeutici all’assunzione di decisioni che riguardano gli interessi dei lavoratori. Il regolamento adottato è stato ampiamente discusso con i rappresentanti di tutte le sigle sindacali che hanno sottoscritto per accettazione le condizioni in esso contenute fatta eccezione della FIALS che, pur presente ed avendo partecipato alla discussione, alla fine non ha aderito. È falsa, dunque, l’affermazione che l’Asp di Palermo non abbia curato i rapporti con i sindacati».

«Anche nel merito della stabilizzazione l’Asp di Palermo ha mantenuto, nel rispetto delle relazioni, un confronto continuo con le Organizzazioni Sindacali. Le scelte adottate sono state di equilibrio tra le necessità aziendali, le proposte pervenute, le aspettative dei soggetti da stabilizzare e i diritti di tutti gli altri cittadini che dall’esterno devono avere l’opportunità di partecipare a concorsi della Pubblica Amministrazione. Non c’è una sola procedura concorsuale, attivata precedentemente alle norme di stabilizzazione, che non sia stata riaperta per consentire ai soggetti che hanno contribuito all’attività dell’Azienda durante la pandemia di potere ripresentare i maggiori titoli che durante il periodo hanno maturato. Di tutta questa attività compiuta con tutte le Organizzazione Sindacali ne sono prova i numerosi verbali che documentano le azioni e i comportamenti poste in essere».

«Quanto alla proroga dei contratti, risulta superflua e superata l’esortazione della FIALS, poiché questa Direzione, che ha in corso tutte le procedure di stabilizzazione, era, già, intenzionata a mantenere tali rapporti limitatamente allo stretto periodo necessario alla conclusione delle procedure regolarmente avviate e bandite».

«In quanto alla decisione di attingere ad una graduatoria di un’altra Azienda sanitaria, l’Asp di Palermo ha posto in essere una scelta adottata da tante Aziende per le proprie finalità, avverso le quali non risulta che la FIALS abbia posto alcun commento. Nella fattispecie, la scelta ha garantito una facilitazione nel reclutare un professionista necessario in questo particolare momento in cui l’Azienda è impegnata a rifunzionalizzare le organizzazioni territoriali, anche in una visione di organicità e di omogeneità dei servizi, pretesa dal DM 77».

«La richiesta di utilizzo di graduatoria, tra l’altro, per trasparenza, è stata rivolta a tutte le Aziende del Servizio Sanitario Regionale. Sarebbe fortemente limitativo dell’autonomia imprenditoriale riconosciuta dalla Legge alla Direzione strategica, subordinare l’adozione di un atto di gestione come questo al compiacimento di una sigla sindacale».

Infine, dall’Asp sottolineano: «Sul danno di immagine che deriva dalle affermazioni contenute nel comunicato della FIALS, la direzione si riserva ogni azione legale a propria tutela».

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