MESSINA. Il dg dell’Asp di Messina, Paolo La Paglia, è stato sospeso dall’incarico di direttore generale. Il provvedimento gli è stato notificato oggi (19 febbraio) da parte dell’assessorato regionale alla Salute, ed è valido per 60 giorni.
Nel precedente provvedimento in cui la Regione ha avviato l’iter per la decadenza del manager, Nello Musumeci aveva già anticipato che era possibile nelle more della conclusione del procedimento «l’adozione di eventuali provvedimenti di sospensione previsti dalla vigente normativa».
La vicenda trae origine dai controlli di una Commissione d’inchiesta che hanno evidenziato presunte criticità nella gestione dell’emergenza Covid-19 nell’azienda sanitaria provinciale messinese.
Nel decreto di sospensione, l’assessore Razza sottolinea che ciò appare motivato “dall’attualità degli addebiti costituenti l’oggetto dell’avvio del procedimento di decadenza in relazione ad alcune criticità gestionali e organizzative di diretta competenza della governance aziendale; dalla necessità che l’Azienda sia ordinariamente posta nelle condizioni di affrontare in maniera adeguata l’emergenza da Covid-19, tuttora in evoluzione; dall’attenuazione del vincolo fiduciario procedente dall’intervenuto avvio del procedimento di decadenza dalla carica”.
Intanto Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pippo Calapai, segretario generale della Uil Fpl, sottolineano: «L’avvio dell’opportuno procedimento di decadenza del direttore generale dell’Asp di Messina dott. La Paglia rappresenta la logica ed inevitabile conclusione di una gestione della sanità messinese caratterizzata da una pesantissima inadeguatezza amministrativa. Pertanto, la decisione del governatore è il naturale sbocco di tutta una serie di macroscopici errori che riguardano sia la gestione della pandemia che l’ordinaria conduzione dell’Asp di Messina. Ancora una volta le battaglie sindacali svolte nell’interesse della collettività e dei lavoratori ci hanno visti protagonisti».