La centrale operativa dell’elisoccorso dell’Asp2 Caltanissetta si rifà il look dopo la sua realizzazione nel lontano agosto del 1990 quando è partito il servizio della Regione siciliana.
Una nuova base dedicata agli operatori, rifacimento luci e altri interventi per un migliore utilizzo dell’importante mezzo di soccorso. Sei mesi di lavori, work in progress, per migliorare costantemente sia la pista che il lavoro degli operatori, durante i quali l’intervento dell’elicottero del 118 non ha mai subito battute d’arresto.
In visita questa mattina all’ospedale S. Elia, per incontrare gli operatori e per verificare lo stato dei luoghi, il commissario straordinario Alessandro Caltagirone e il direttore di presidio Benedetto Trobia; presenti il direttore del reparto di Anestesia e rianimazione Giancarlo Foresta, il direttore della centrale operativa del 118 Giuseppe Misuraca, il comandante dell’elisoccorso Giuseppe Alessi, il pilota Diego Genesini e altri operatori.
«I lavori sono in continuo divenire. È stata rifatta e implementata l’illuminazione, sono stati spostati alcuni impianti su prescrizione dell’Enac per movimentare al meglio l’elicottero, è stata rifatta la base a supporto degli operatori per dare loro degli standard elevati, sono stati rifatti i sentieri di planata, è stata rifatta l’illuminazione perimetrale e sono stati sistemati gli impianti carburante. La pista, naturalmente, richiede una manutenzione continua, come vuole lo standard dell’Enac. Inoltre, c’è un progetto di ampliamento dell’area dell’elisoccorso”, afferma Alessandro Caltagirone.
Dell’elisoccorso, in dotazione dal 2015, ci racconta il pilota Diego Genesini: «Una macchina che può volare tra virgolette da sola, non lo stacco da terra e nemmeno l’appoggio a terra perchè deve farlo il pilota ma il resto può farlo autonomamente. In termini di sicurezza ha il fenestron, un particolare tipo di rotore di coda completamente integrato della parte terminale della trave di coda e nel caso di imbarco di pazienti con rotori accesi o di discesa in aree impervie la sicurezza è molto alta. Ha anche i galleggianti che nel caso di ammaraggio di emergenza permettono all’elicottero di non capovolgersi in tempi rapidi ma tali da permettere l’evacuazione».
Sono stati 635 gli interventi dell’elisoccorso lo scorso anno con 632 ore di volo, da gennaio 2023 al 31 maggio se ne contano 228. Sono in crescita le richieste e i percorsi a tutela della salute del paziente. I voli, grazie ad una ‘macchina’ sicura e compatta, consentono agli operatori di intervenire in situazione tempo-dipendenti.
«Abbiamo voluto questo velivolo perché è una macchina potente e compatta, che ci consente di atterrare ovunque, non ha problemi nel decollo e all’atterraggio nemmeno con le alte temperature estive. Ha una capienza che ci consente di trasportare oltre al paziente due o tre operatori come il rianimatore e l’infermiere di area critica e, nel caso dovesse ritenersi necessario, altri specialisti. È concepito proprio per essere utilizzato come elisoccorso, ha una conformazione assimilabile all’ambulanza», aggiunge Giuseppe Misuraca.
«Aumentano i voli perché aumentano le patologie tempo-dipendenti. Il Sant’Elia è un hub con specialistiche che fanno sì che aumenti il flusso verso l’ospedale» sottolinea il direttore di Rianimazione Giancarlo Foresta. Ammontano a circa 300mila euro gli ultimi lavori per la riqualificazione della pista e per la realizzazione della nuova sede.