ASP e Ospedali

I dettagli

Asp di Caltanissetta, la protesta dei sindacati e la replica di Caltagirone

Sotto accusa «mancati pagamenti e avanzamenti di carriera». Il commissarrio straordinario: «Amareggiato da queste dichiarazioni che non rispecchiano il percorso fitto e intenso di incontri e informative sindacali avvenuti. Il 13 novembre si terrà un ulteriore incontro»

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«Dipendenti dell’Asp di Caltanissetta penalizzati da mancati pagamenti e avanzamenti di carriera». Lo sostengono il segretario Fp Cgil, Angelo Polizzi, il coordinatore provinciale sanità Cisl Fp, Antonino Guagenti, il segretario generale Uil Fpl, Lino Salanitro, il segretario territoriale Nursind-Cgs, Giuseppe Provinzano, il segretario generale Fials, Gioacchino Zuppardo e il segretario territoriale Nursing-up, Pietro Di Prima. I sindacati, quindi, fanno sapere che sono già partite le assemblee in tutti i presidi e preannunciano il possibile stato di agitazione e manifestazioni di protesta.

Contattato da Insanitas, il commissario straordinario Alessandro Caltagirone sottolinea: «Non è mia intenzione alimentare un ‘botta e risposta’ che non rispecchia le attuali corrette relazioni sindacali garantite all’interno dell’Asp2 che mi onoro di dirigere. Tengo però a precisare di essere rimasto amareggiato dalla lettura del contenuto delle dichiarazioni delle organizzazioni sindacali diffuse a mezzo stampa perché, a mio parere, non rispecchiano il percorso fitto e intenso di incontri e informative sindacali avvenuti in questi anni e, più specificatamente, in questi ultimi mesi».

Tra le motivazioni della protesta, spiegano i sindacati, c’è il mancato avvio della procedura selettiva per le progressioni economiche del 2023, «che ha impedito ai dipendenti di avanzare professionalmente e di conseguire un equo avanzamento economico». I lavoratori protestano anche per i ritardi del bando per gli incarichi e la relativa mappatura e per le progressioni verticali, situazione che ha creato «un’atmosfera di stallo nella crescita professionale dei dipendenti, con conseguenti frustrazioni e motivazioni che vengono meno. Anche per la riqualificazione del personale ausiliario a Oss».

Quindi alta tensione per il mancato avvio della mobilità volontaria interna, «che ha privato i dipendenti di opportunità di sviluppo professionale e di riavvicinamento presso il proprio domicilio». Lavoratori sul “piede di guerra”, infine, «per la mancata liquidazione della produttività collettiva dell’anno 2022, che ha generato incertezze finanziarie e disappunto tra i dipendenti che hanno contribuito attivamente al raggiungimento degli obiettivi aziendali, per le carenti relazioni istituzionali tra Asp e sindacati e per la mancanza di informazioni sulla stabilizzazione del personale covid a tempo determinato».

LA REPLICA DI CALTAGIRONE

Come detto, Caltagirone non ci sta e sottolinea: «I ripetuti e costanti incontri sono avvenuti nel solo interesse di pervenire alle migliori soluzioni per le questioni attinenti le applicazioni contrattuali dei lavoratori. In particolare, escludendo quelli ormai più datati avvenuti in questo ultimo anno, che non mi soffermo ad elencare, mi sono confrontato, insieme al mio staff e i miei più stretti collaboratori dell’area risorse umane, con i sindacati sia il 19 settembre 2023 che il 12 ottobre 2023 (addivenendo alla condivisione e sottoscrizione di atti) mentre è già stato convocato- con un dettagliato ordine del giorno- un ulteriore incontro, fissato per il 13 novembre 2023, durante il quale saranno trattati i temi contestati nel comunicato e durante il quale provvederò, come sempre fatto, al necessario aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività degli uffici».

Inoltre, Caltagirone aggiunge: «Indispensabile evidenziare che gli incontri appena richiamati sono conclusivi e complementari a svariati tavoli tecnici che li hanno anticipati ed intervallati (composti dalla parte datoriale e da quella sindacale) finalizzati a trovare tante e, soprattutto, condivise soluzioni alle svariate problematiche che si sono presentate per far fronte alla corretta applicazione degli istituti contrattuali».

«Per tornare alle soluzioni già adottate, da qualche giorno abbiamo trasmesso la mappatura degli incarichi di funzione, che interessa tutto il personale del comparto e abbiamo, altresì, informato le organizzazioni sindacali in merito alle unità operative della nostra Asp che avevano già prodotto la documentazione utile al pagamento della produttività prevista nel mese in corso- sottolinea il commissario straordinario dell’Asp nissena- Abbiamo anche informato relativamente alle unità operative un po’ più lente nella rendicontazione e che sono state ripetutamente stimolate a produrre tutta la documentazione utile ad addivenire nel più breve tempo possibile al saldo produttività 2022 (che vorremmo erogare nei mesi a seguire) e non avere più alcun sospeso economico nei riguardi dei lavoratori sul tema del ciclo della performance».

«Abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali criteri per i processi di stabilizzazione e stiamo adottando, ripetutamente e con frequenza incessante, delibere di stabilizzazione del personale precario con immensa soddisfazione sia per l’azienda che per gli stessi lavoratori e che definiscono la permanenza a tempo indeterminato di tali lavoratori, implementando il senso di appartenenza alla nostra Asp».

Infine, Caltagirone sottolinea: «Tali informazioni sono conosciute ai sindacati e ad atti approvati anche ai lavoratori. Rispetto a tale costante lavoro, non si comprende realmente cosa abbia spinto i loro rappresentanti a trasferire alla stampa tale comunicato che ritengo disarmonico rispetto alle tante risposte messe in campo e, nei casi previsti contrattualmente, preventivamente condivise con loro in un clima di serenità e di rispetto. Sono certo che le stesse organizzazioni sindacali, a seguito degli incontri che effettueranno in queste prossime ore, avranno modo di chiarire il disallineamento informativo che si è generato».

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