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La Buona Sanità

Arnas Garibaldi, prelievo multiorgano da donatore a cuore fermo

Consentendo il trapianto di fegato e cornee. L'uomo era deceduto per arresto cardiaco presso la Rianimazione.

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CATANIA. È stato eseguito un prelievo multiorgano da donatore deceduto per arresto cardiaco (DCD, Donation After Cardiac Death) presso la Rianimazione Centro dell’ARNAS Garibaldi di Catania. Ciò è stato possibile grazie alla generosità di un paziente ricoverato in gravissime condizioni cliniche, che in vita, aveva manifestato la volontà di non essere soggetto a nessun trattamento terapeutico forzato, in caso si fosse trovato in condizioni gravissime con lesioni cerebrali irreversibili, “limitare i trattamenti intensivi che abbiano come unica conseguenza il prolungamento del morire non è soltanto lecito, ma costituisce un dovere deontologico e giuridico” (art. 2 L. 219/17)

Accogliendo la sua volontà e le richieste dei familiari, è stato possibile eseguire la donazione degli organi a cuore fermo consentendo il trapianto di fegato e cornee. Normalmente la donazione viene effettuata da donatore in morte encefalica, quindi a cuore ancora battente. In questo caso, invece, il cuore del donatore era fermo, ed è stato fondamentale garantire la funzionalità degli organi prelevati, grazie ad un’accurata gestione del donatore, puntando a limitare il danno ischemico, utilizzando assistenza cardiocircolatoria extracorporea (ECMO), immediatamente applicata dopo l’accertamento di morte cardiaca. Modalità donativa che non richiede riferimenti legislativi o etici differenti rispetto alle leggi esistenti che regolano l’accertamento di decesso del paziente con criteri neurologici.

«All’estero, il prelievo di organi a cuore fermo- dichiara Giorgio Battaglia, Coordinatore del CRT Sicilia- è una prassi molto diffusa, mentre in Italia è praticata, ancora, solamente in alcune Regioni virtuose, con centri dotati di competenze e tecnologia adeguate alla complessità della procedura. Una di queste è la nostra Regione, che allineandosi alle altre Regioni, ha attuato un programma DCD che ha permesso di aumentare il pool di organi disponibili».

«Tale processo di donazione- spiega Fabrizio De Nicola (nella foto), direttore Generale dell’Arnas Garibaldi di Catania- quale procedura clinico chirurgica di alta complessità, è consolidata presso l’ARNAS, quinta donazione in meno di due anni, tale da collocarla quale Azienda capofila e centro di riferimento DCD, in Regione, grazie alla puntuale organizzazione della Direzione strategica, e collaborazione con ISMETT di Palermo e il dottore Gaetano Burgio, referente regionale DCD».

«Il caso di questo paziente- affermano il dottore Gaetano Burgio, referente regionale DCD e la dottoressa Daniela Di Stefano, primario UOC di Anestesia e Rianimazione del PO Centro- ha rappresentato una situazione di alta complessità durata due settimane che ha coinvolto il team della terapia intensiva della UOC della Anestesia e Rianimazione del PO Centro e che ha dimostrato di erogare una elevata qualità di cura; una terapia intensiva capace di prendersi cura del paziente anche quando non ci sono margini di miglioramento terapeutico e soprattutto di non mortificare la dignità del paziente e della sua famiglia».

«Un processo di lavoro “in squadra” complesso– dice la dottoressa Ilenia Bonanno, coordinatore locale dell’Azienda Arnas Garibaldi- che ha coinvolto: la Direzione Generale, la Direzione Sanitaria Aziendale, DMPO, la UOC di Rianimazione con tutti gli operatori sanitari medici e infermieri, la UOC di Neurologia, la UOC di Radiologia, la UOC di Cardiologia, la UOC di Oculistica, l’ECMO team regionale di riferimento ISMETT, i tecnici perfusionisti, il personale di sala operatoria, l’equipe chirurgiche, il personale sanitario del coordinamento locale aziendale ARNAS donazione organi e tessuti».

«Ringrazio il grande lavoro svolto dagli infermieri del CRT Operativo- conclude il dottore Battaglia- che hanno coordinato tutta l’attività con il supporto del dottore Antonio Scafidi, del dottore Vincenzo Mazzarese e della dottoressa Ilenia Bonanno, coordinatore locale aziendale ARNAS Garibaldi. Ringrazio inoltre, l’equipe medica, rianimatori, chirurghi e infermieri dell’ARNAS per il lavoro svolto con grande professionalità, e l’Assessorato alla Salute per il supporto continuo che da alla Rete Trapianti siciliana».

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