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Violenza in corsia

Arnas Civico, preso a pugni un Operatore Socio Sanitario. Migliore: «Chiediamo un intervento esemplare delle forze dell’ordine»

Un uomo ieri sera alle 19.30 ha ferito al volto un operatore sanitario che tentava di impedirgli l’accesso al reparto durante l’orario della visita ai degenti perché accompagnato dal figlio minore.

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PALERMO. «Un’ingiustificabile aggressione ad un operatore sanitario, lontano dall’area d’emergenza, che mette in dubbio la potestà genitoriale perché accaduta in presenza di bambini, tra l’altro in un reparto con pazienti anche in fase terminale».

Lo dice Giovanni Migliore, commissario dell’’Arnas Civico e vicepresidente Fiaso, commentando l’ennesimo episodio di violenza al Civico, dove un uomo ieri sera alle 19.30 ha ferito al volto un operatore socio sanitario della Seus che tentava di impedirgli l’accesso al reparto durante l’orario della visita ai degenti perché accompagnato dal figlio minore, causandogli un trauma facciale guaribile in sette giorni.

«Un’aggressione ad un operatore sanitario accaduta in presenza di minori, in un reparto con pazienti affetti da tumore, qualcuno in fase terminale, lontano dall’area d’emergenza. Ancora una volta, oltre alla solidarietà incondizionata al nostro dipendente, denunceremo i fatti alla Procura della Repubblica, mettendo a disposizione le immagini del sistema di videosorveglianza. In questo caso chiederemo- continua Migliore- anche l’intervento del servizio sociale, per verificare se si tratti di di un comportamento abituale, che a nostro avviso potrebbe essere poco compatibile con la potestà genitoriale».

Ed aggiunge: «Da padre, mi domando che esempio educativo possa essere un genitore violento, che non comprende tra l’altro, che vietare l’accesso al reparto ai bambini serve proprio a proteggerli, oltre che ad assicurare la tranquillità dei ricoverati. Abbiamo realizzato una nuova e moderna struttura dedicata all’emergenza, adottato tutte le misure previste dal piano regionale per la sicurezza, messo in funzione 200 telecamere nell’area ospedaliera, ma ancora una volta- conclude Migliore- siamo costretti a sottolineare che a rischio è il diritto alla salute dei pazienti. Chiediamo quindi un intervento esemplare delle forze dell’ordine e della magistratura, che possa costituire un efficace deterrente».

Sulla vicenda interviene anche la Cisl Fp: «L’ennesima aggressione ai danni di un infermiere del reparto di Oncologia dell’Arnas Civico di Palermo conferma che sono venute meno le condizioni minime di sicurezza per gli operatori della sanità in città». Lo dichiara il segretario generale della Cisl Fp Palermo Trapani, Lorenzo Geraci, che prosegue: «Si assiste a un escalation di violenza nei confronti del personale che lavora nelle strutture ospedaliere cittadine. Da tempo chiediamo che si prendano provvedimenti concreti a tutela di questi lavoratori, che operano in condizioni di reale rischio per l’incolumità personale».

Per la Cisl Fp, «è fondamentale che l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, attui le misure da lui annunciate per garantire la sicurezza negli ospedali e nei presidi sanitari locali».

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