PALERMO. Una struttura inaugurata cinque anni fa ma che non ha ancora visto la luce dal punto di vista operativo: accade all’ARNAS Civico dove, nel nuovo padiglione che ospita i reparti di oncologia medica, chirurgia toracica, chirurgia oncologica e urologia c’è, o meglio ci dovrebbe essere, anche il nuovo reparto di medicina nucleare che però non è mai entrato in funzione.
Il reparto sarebbe provvisto di una PET e di altri macchinari per la terapia radiometabolica. Due apparecchiature nuove che da due anni stazionano nei corridoi del reparto senza poter essere utilizzate.
«Una è una Tac spectre, un macchinario ibrido che permetterebbe di elaborare e confrontare sia immagini funzionali sia le tac. Accade quindi- afferma Mario Di Salvo, segretario aziendale FIALS all’ospedale Civico- che i colleghi siano costretti a lavorare con un’apparecchiatura soltanto, peraltro trasferita due anni fa dalla nuova struttura con una spesa pari a circa 100 mila euro».
Intanto l’attuale reparto di medicina nucleare soffre anche di una carenza di personale tecnico che si estenderebbe anche al personale medico e infermieristico se dovesse entrare in funzione anche la nuova struttura.
«Ciò comporta- avverte Di Salvo- un prolungamento delle liste d’attesa oltre che il trasferimento dei pazienti che necessitano di esami oncologici specifici in altri centri», fra questi Villa Sofia, il Policlinico di Palermo o il reparto di medicina nucleare di Trapani ma anche le strutture private accreditate come, ad esempio, la Casa di Cura La Maddalena e la Casa di Cura Macchiarella.
AGGIORNAMENTO
Ecco la replica del direttore generale Roberto Colletti, contattato da Insanitas: “Il reparto è quasi è completo. Manca ancora qualche arredamento e l’acquisizione di una Pet di ultima generazione. Nelle prossime settimane dunque, con l’approvazione della Commissione di collaudo e di verifica, si procederà a spostare le altre attrezzature dal vecchio reparto. La medicina nucleare al Civico sarà quindi in grado di poter rifunzionare appieno con tutti i macchinari in dotazione, compresi le due apparecchiature in stallo”.
“Per la Pet abbiamo ricevuto un finanziamento di un milione e 200mila euro che però non bastano- continua Colletti- Stiamo quindi rivalutando la situazione dei PSN da cui recuperare circa 200mila euro per incrementare la somma necessaria. Tutto questo avverrà in tempi veloci”.
Intanto all’Arnas Civico è in corso un’ispezione della Commissione Sanità dell’Ars, sembra proprio per verificare tra le altre criticità anche la situazione in merito alla medicina nucleare ed alla diagnostica per immagini.