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Dal palazzo

Medicina specialistica di territorio

Ambulatori sul piede di guerra. Lettera a Schifani: “Dal primo novembre sospenderemo le attività”

Il Coordinamento Intersindacale per la Medicina Specialistica di Territorio avverte: dal 1° novembre costretti a sospendere le prestazioni

Tempo di lettura: 3 minuti

Gran parte degli ambulatori e dei poliambulatori potrebbero sospendere le attività già dal prossimo 1 novembre. A metterlo nero su bianco è  il Coordinamento Intersindacale della Medicina Specialistica di Territorio in una lettera indirizzata al presidente della Regione Renato Schifani nella quale si chiede un incontro urgente. Sul tavolo il problema delle lunghe liste di attesa e dei budget, ridotti e assegnati sempre con enorme ritardo. Il coordinamento include le sigle sindacali maggiormente rappresentative della specialistica del territorio (l’Associazione Regionale delle Imprese Sanitarie Siciliane/FKT; la Confederazione Italiana per la tutela dei Diritti in Sanità, il Coordinamento Regionale Odontoiatri Ambulatoriale di Territorio, il Sindacato Branche a Vista ed il Sindacato Italiano Odontoiatria Democratica).

“Oggi purtroppo le prenotazioni sono arrivate al collasso – si legge nella nota diramata dal coordinamento – ormai si prenotano prestazioni brevi (da eseguire entro 10 giorni) o differite (da eseguire entro 30 giorni) addirittura nel primo semestre del 2023, negando, di fatto, l’assistenza sanitaria specialistica ai malati siciliani. Questa situazione – prosegue la nota – è ulteriormente aggravata dagli ultimi decreti sugli aggregati di spesa 2020-2023 e sui budget 2020-2023, emanati dall’Assessorato solo alcuni giorni prima della fine della legislatura. Si tratta di decreti frettolosi, retroattivi ed estremamente penalizzanti che prevedono la riduzione del budget del 15% alle strutture di eccellenza. Budget che, per altro, dovrebbero essere assegnati nel mese di febbraio di ogni anno in maniera preventiva come previsto dalla norma di riferimento e non a distanza di tre anni come accade adesso.
“Le scriventi Organizzazioni Sindacali – si continua a leggere nella nota – ritengono doveroso che Lei, Illustrissimo Presidente, emani un provvedimento che sospenda le convocazioni da parte delle ASP per la firma dei contratti di assegnazione del Budget alle strutture accreditate per le annualità 2022/2023. E ciò per i motivi che di seguito si espongono:

  • Nella considerazione dei numerosi ricorsi amministrativi che sono stati già proposti da associazioni di categoria e singole strutture private accreditate a fronte dell’emanazione dei già citati decreti Assessoriali e che saranno discussi nel prossimo mese di dicembre;
  • La palese illegittimità dei criteri di determinazione dei budget (così come impugnati dal Garante che ha ricorso presso il TAR di Palermo chiedendo un giudizio di ottemperanza che sarà discusso il prossimo 15 dicembre) e che finirebbero nel riflettersi sulla stessa regolarità e correttezza dei contratti stipulati dalle singole ASP con i soggetti accreditati. Qualora si dovesse dare corso alla contrattualizzazione del Budget in maniera assolutamente illegittima e tardiva ciò provocherebbe il blocco dell’erogazione  delle prestazioni specialistiche   in quanto  le strutture ambulatoriali accreditate  non avrebbero più risorse economiche disponibili per continuare ad assistere i pazienti  , tutto ciò con grave danno per la salute dei cittadini che si vedrebbero negata l’assistenza e quindi non verrebbero garantiti più i livelli essenziali di Assistenza.

Se non ci sarà da parte del Governo che Lei presiede un intervento che risolva tale criticità con urgenza, l’80% delle strutture accreditate esterne, dal 1° novembre saranno costrette a sospendere l’erogazione delle prestazioni specialistiche sul territorio per esaurimento degli insufficienti budget assegnati. Strutture che, giova precisarlo, attualmente erogano l’80% di tutte le prestazioni ambulatoriali (Radiologia radiografie, tac , RMN , ecografie , esami di patologia clinica , PR di riabilitazione  , visite specialistiche di tutte le branche , cardiologia , pneumologia , medicina interna , neurologia , psichiatria , dermatologia , ortopedia ,  ginecologia , fisiatria , chirurgia , etc.) si rischia quindi di mandare nel caos anche gli ospedali. Per la soluzione di tali problematiche si chiede alla S.V. Ill.ma di essere convocati urgentemente.

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