PALERMO. «A Villa Sofia mancano i medici al Pronto Soccorso ed arrivano i neurologi». Lo denuncia la segreteria aziendale CIMO, che ha dato mandato al proprio legale di fiducia «per presentare formale richiesta di revoca del provvedimento di mobilità d’urgenza nei confronti di tre dirigenti medici della UOC di Neurologia, informando nel contempo anche l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, di cui si chiede un tempestivo interessamento».
Insanitas ha contattato l’azienda ospedaliera palermitana, che in seguito ha inviato una replica per rassicurare l’utenza che verranno rispettati gli standard qualitativi (CLICCA QUI).
Intanto Giuseppe Bonsignore, segretario aziendale Cimo a Villa Sofia-Cervello, sottolinea: «Il ricorso alla mobilità d’urgenza è previsto dal CCNL “per far fronte a situazioni contingenti e non prevedibili” quale non è certamente la carenza di medici in Pronto Soccorso che si è oramai cronicizzata e a tutto può essere riferita tranne che a eventi imprevedibili. Adesso si è scelto di puntare sui neurologi e quindi dal 13 aprile i pazienti che si recheranno al P.S. di Villa Sofia con dolore al petto (infarto? embolia polmonare? dissecazione aortica?) o quelli con lancinanti dolori addominali (calcolosi renale? appendicite? infarto intestinale? perforazione?) troveranno ad arrampicarsi sugli specchi dei medici impreparati ad affrontare i loro problemi di salute, per quanto validissimi specialisti in Neurologia».
«Il tutto senza nessuna garanzia di continuare a vedersi riconosciuta la validità della copertura assicurativa sottoscritta per rischi professionali inerenti la propria disciplina specialistica e non certo per lavorare in Pronto Soccorso. Chi pagherà per eventuali contenziosi? L’Azienda ospedaliera? E allora che se ne assuma ufficialmente la responsabilità- aggiunge Bonsignore- Si pone un reale e serio problema di sicurezza per la salute e la vita dei tanti cittadini palermitani che afferiscono a quel Pronto Soccorso. Ciò che preoccupa e spaventa è soprattutto il rischio cui verranno sottoposti i pazienti a seguito di scelte che hanno il sapore della resa incondizionata di fronte a un problema perennemente irrisolto».
Inoltre, Bonsignore sottolinea: «Cimo insieme a tutte le altre sigle della dirigenza medico-sanitaria aziendali ha già chiesto la revoca di tale provvedimento inizialmente disposto dal Direttore del Dipartimento di Emergenza e Neuroscienze. Inaspettatamente invece il direttore generale e il direttore sanitario lo hanno ribadito assumendosi direttamente la responsabilità di eventuali criticità che dovessero scaturire dall’improprio utilizzo di medici specialisti».
Da qui la decisione del sindacato dei medici di presentare, appunto, formale richiesta di revoca del provvedimento. Proprio oggi Insanitas ha dato notizia di un avviso urgente con cui Villa Sofia-Cervello cerca dirigenti medici per le aree di emergenza (CLICCA QUI).