PALERMO. «L’aggressione e la violenza fisica e sessuale subita dalla collega durante l’attività di guardia medica a Trecastagni non può essere archiviata come un episodio occasionale ad opera di un soggetto disturbato. I medici sono sempre più in prima linea da soli e senza alcuna protezione ad affrontare pericoli e rabbia sociale. E maggiormente a rischio sono le donne medico che sono sempre più numerose all’interno del sistema sanitario nazionale”.
È quanto dichiara Rino Ferrari, appena rieletto presidente dell’Ordine dei medici di Trapani, aggiungendo: «Occorre con urgenza garantire condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro dotando le postazioni di guardia medica di agenti di polizia pubblica o privata o trasferendo i presidi in luoghi protetti».
«L’episodio appena accaduto è assurto agli onori delle cronache per la particolare violenza della situazione- continua il presidente- Dal mio osservatorio, però, raccolgo giornalmente il grido preoccupato dei colleghi e delle colleghe che operano in territori ad alto rischio e in condizioni di totale solitudine e che sono costretti a svolgere il proprio servizio in compagnia di padri, fratelli, mariti».
Poi Ferrari aggiunge: «È tempo che la politica si assuma la responsabilità di rivedere le condizioni generali della sanità. La spending review non può ricadere sulle spalle dei malati con prestazioni ridotte o dei medici con riduzione delle condizioni di sicurezza. In tutti e due i casi a rischio c’è la vita».
All’appello del presidente Ferrari si unisce Patrizia Rizzo, presidente dell‘Associazione delle Donne Medico che esprime la propria solidarietà alla collega e invita anche la presidente nazionale dell’Ordine dei Medici a farsi carico di portare avanti la battaglia.