Massimo Andreoni aids hiv

Salute e benessere

L'intervista

40 anni della scoperta del virus HIV, Andreoni: “Si è fatto tantissimo! Il problema è la diagnosi tardiva”

E' in arrivo un nuovo farmaco che previene le infezioni da HIV. Intanto in Sicilia è stato approvato il PDTA per la presa in carico dei pazienti 

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Nel 1983 veniva scoperto il virus dell’HIV. A 40 anni di distanza abbiamo intervistato il virologo Massimo Andreoni, Direttore della UOC di Malattie infettive e Day Hospital, Dipartimento di Medicina, Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore della SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), considerato fra i maggiori esperti in Italia. Il bilancio che traccia Andreoni è sicuramente positivo: “Si è fatto tantissimo, abbiamo delle cure con le quali possiamo assicurare ai malati di AIDS una vita che si avvicina sempre di più a quella del resto della popolazione. Ma c’è ancora molto da fare. Ci sono le comorbosità, ci sono malattie rispetto alle quali i nostri pazienti sono a maggiormente a rischio, e bisogna capire perché! E siamo ancora lontani dalla cura definitiva della malattie. Oggi riusciamo a controllarla ma non ad eradicarla”

Il punto dolente però, secondo Andreoni, rimane quello della diagnosi tardiva: “Dobbiamo tornare a fare una corretta informazione. Oggi la diagnosi viene fatta tardivamente e questo rende più difficile curare la malattie e contenere la circolazione del virus. Arrivare tardi alla diagnosi non è un problema solo per il singolo cittadino ma è un problema di sanità pubblica perché la persona asintomatica, ignara di avere contratto il virus, può essere vettore della sua trasmissione”.

Quanto alle cure Andreoni illustra le ultime novità: “Da poco l’Agenzia Italiana del Farmaco ha riconosciuto una nuova cura che può essere di prevenzione all’infezione. Si tratta di una compressa che riduce fino ad annullare il rischio di contrarre l’HIV. L’altra novità è l’avvento dei farmaci long acting. Già oggi abbiamo farmaci che prevedono una singola iniezione ogni due mesi. Prossimamente si passerà a farmaci che prevedono una singola somministrazione ogni sei mesi. Ma già oggi la terapia ottimale e più diffusa per curare la malattia prevede che il paziente prenda una singola compressa al giorno. Sono dei veri passi da gigante, ma dobbiamo tornare nelle scuole per educare i giovani verso questa malattia”.

Intanto in Sicilia, da pochi mesi, è stato approvato il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la presa in carico del paziente con HIV/AIDS, a parlarcene nel video è una delle principali protagoniste della stesura del PDTA, la virologa Antonina Franco.

Le interviste sono state realizzate durante il Meeting Nazionale “Malattie Infettive: nuovi modelli di governance clinico-gestionali in Sanità”, che si è tenuto 24 e 25 maggio presso lo Splendid Hotel La Torre a Mondello (segreteria organizzativa e provider Ecm: Collage S.p.A.)

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