“Cinque dell’Asp, due dell’Usmaf”, inizia così, parlando dei personale sanitario presente, il post con il quale l’assessore Ruggero Razza ha dato la notizia che “la Regione ha fatto 180 tamponi sui migranti dell’Ocean Viking a largo di Pozzallo”.
Così, continua Razza la Regione Siciliana “si è sostituita allo Stato. Non mi pare una cosa normale. Ma voglio ringraziare i medici dell’Asp di Ragusa e il direttore Aliquó. Qualcuno a Roma però dovrebbe iniziare a chiedersi perché in Sicilia l’Usmaf non ha personale per adempiere ai suoi compiti istituzionali. E fare qualcosa. Subito”.
Nel pomeriggio s’infuoca la polemica intorno ai 180 migranti della Ocean Viking, ad accendere la miccia è la dichiarazione dell’ex presidente del Senato Pietro Grasso (LEU) che dichiara: “”Le Lega non è più al governo da quasi un anno. Salvini non è più ministro dell’interno. Abbiamo parlato già troppe volte di ”discontinuità”, ma nei fatti le cose non sono cambiate abbastanza. È inaccettabile pensare che 180 persone, tra cui molti minori, siano ancora a bordo della Ocean Viking: si facciano sbarcare subito e si predisponga una quarantena sulla terraferma!”.
Non si fa attendere la reazione di Razza: “Il senatore Grasso, Leu, chiede di fare sbarcare i migranti senza attendere l’esito del tampone, pur di apparire a difesa dei deboli. Peccato che la vera difesa per tutti i deboli è venuta da noi che abbiamo mandato medici a visitarli a bordo e, dopo aver effettuato i tamponi, proteggiamo sia loro, che i siciliani. Spero che tutti i deputati nazionali siano indignati quanto noi: perché l’Usmaf non ha medici a sufficienza per attendere ai suoi compiti istituzionali? Perché gli aeroporti sono privi di controlli agli sbarchi?